I vincitori della XLVI edizione del Premio Teramo

22 dicembre 2022

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Sezione Premio Teramo:

Mariano Bàino con il racconto Chess-boxing

Motivazione: Da critici quali Remo Ceserani, Andrea Cortellessa e Cecilia Bello Minciacchi, e da colleghi estimatori (ed essi stessi poeti e critici) di cospicua e acclarata statura – Tommaso Ottonieri in primis – sono nel tempo giunte a noi tutti robuste indicazioni sul fatto che al nome di Mariano Bàino faccia capo una delle esperienze più spiccatamente apicali della letteratura italiana dei nostri anni. Narratore e poeta, Bàino cala in Chess-boxing, cioè nella misura contratta di un racconto breve, tutta la sapienza della sua ricerca letteraria: una ricerca che, in opere come i romanzi L’uomo avanzato oppure Il cielo per Roma, si è tradotta in una scrittura ora capace di verticalizzarsi in atolli testuali l’uno all’altro connessi dalla ridefini­zione di una cartografia di senso della contemporaneità, con tutto quanto può conseguirne anche nei termini delle dimensioni di antagonismo e delle ipotesi di abitabilità critica di una qualsiasi soggettività rispetto a “un” presente (e appunto si veda L’uomo avanzato); ora invece capace di addensarsi in un turbine immaginativo barocco e continuamente espansivo, deragliante, abbacinante, pertur­bato (e si veda Il cielo per Roma). In Chess-boxing, che oggi con entusiasmo premiamo, è una voce a schiudere le porte di accesso a un racconto che essa stessa innerva e a cui essa stessa offre corpo, immettendo così il lettore in un monologo ellittico e ascensionale che infine deflagra nel lampo imprevisto dello scarto significante. (28 novembre 2022 scritta da Simone Gambacorta)

 

Premio Teramo Sezione Mario Pomilio:

Davide Ruffini con il racconto Scene dalla vita di un malato di mal di Montano

Motivazione: Composito e cangiante nella struttura, egregiamente governato nella forma, ricco di riferimenti che ne intessono le pagine come una garza nascosta e però enorme, tante sono le diramazioni dei richiami e delle citazioni che vi rientrano, il racconto di Davide Ruffini è il frutto vivacissimo della spiazzante perizia fabulatoria di un autore innamorato di Calvino, Landolfi, Gadda, Manganelli e Svevo. Allievo di Ermanno Cavazzoni, con il romanzo di esordio Tutti assenti Ruffini si è subito imposto come una voce raffinata e insolita. Nel racconto Scene dalla vita di un malato di mal di Montano offre una narrazione smagliante e, al contempo, una riprova fondamentale: quella di possedere una sen­sibilità estetica che ha già guadagnato una sua fisionomia autoriale (con Luigi Malerba, Juan Rodolfo Wilcock e Macedonio Fernández tra i modelli più metabolizzati) e che si propone di sperimentare le proprie oltranze senza rinunciare a una leggibilità che sappia essere suadente, ironica e felicemente stravagante. (28 novembre 2022 scritta da Simone Gambacorta)

 

Premio Teramo Sezione Giacomo Debenedetti:

Giovanna Stanzione con il racconto Il peso

Motivazione: Il racconto Il peso colpisce perché riesce a restituire le pietre dure delle dinamiche familiari che le donne sentono di dover portare sulle spalle: gli errori dei genitori, la difesa di fratelli e sorelle minori, la fatica del quotidiano. La madre del racconto è prima violenta e poi malata, in entrambi i casi la sua è una crudeltà sottile – come lo spillone con cui buca la pelle di Anna da bambina – è fatta di mancato amore, e assenza di comprensione verso la prima figlia, che deve quindi sostenere tutta la vita la pena materna, tanto che questa sembra mate­rializzarsi come un peso interiore, compatto, impossibile da rimuovere. Molto è il tempo perso così, tra madre e figlia, nell’incomunicabilità e nel dolore, nella cattiveria, e i ricordi molesti e tristi vengono fatti emergere in modo lucido nel racconto. (28 novembre 2022 scritta da Giulia Caminito)

La Giuria è composta da Simone Gambacorta (presidente), Fabio Bacà (giurato), Giulia Caminito (giurato), Giovanni Di Iacovo (giurato), Cristiana Lardo (giurato), Gaia Manzini (giurato), Roberta Scorranese (giurato).

Segretario Paolo Ruggieri

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Segretario del Premio Teramo Paolo Ruggieri